La mostra, aperta dal 21 febbraio al 2 giugno 2019 a Palazzo Reale di Milano – frutto della collaborazione fra la Regione Siciliana e il Comune di Milano-Cultura con la produzione di Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata da Giovanni Carlo Federico Villa - è da considerarsi come uno degli eventi culturali più rilevanti, all’interno del panorama nazionale e internazionale, per l’anno 2019. Una occasione unica e speciale per entrare nel mondo di un artista eccelso e inconfondibile, considerato il più grande ritrattista del Quattrocento, autore di una traccia indelebile nella storia della pittura italiana.
Sono esposte diciannove opere del grande Maestro, su 35 che ne conta la sua autografia: a cominciare dall’Annunciata (1475
circa), autentica icona, sintesi dell’arte di Antonello, con lo sguardo
e il gesto della Vergine rivolti alla presenza misteriosa che si è
manifestata, uno dei più alti capolavori del Quattrocento italiano in
grado di sollecitare in ogni spettatore emozioni e sentimenti; e le
eleganti figure di Sant’Agostino (1472-1473), San Girolamo (1472-1473) e San Gregorio Magno (1470-1475) forse appartenenti al Polittico dei Dottori della Chiesa, tutti provenienti da Palazzo Abatellis di Palermo; ma anche il celeberrimo Ritratto d’uomo
(1465-1476) dall’enigmatico sorriso proveniente dalla Fondazione
Culturale Mandralisca di Cefalù, utilizzato originariamente come
sportello di un mobiletto da farmacia, oggetto di vari restauri e
conosciuto nella tradizione locale come “ignoto marinaio”.
Dalla National Gallery di Londra giungono a Milano altri due capolavori, il San Girolamo nello studio (1474-1475) in cui si armonizzano ispirazioni classiche e dettagli fiamminghi e il Cristo benedicente (1474 circa), ma ricordiamo anche la Crocifissione
(1460 circa) proveniente dal Museo nazionale Brukenthal di Sibiu in
Romania e attribuita ad Antonello, prima da Karl Voll nel 1902 e
successivamente da Bernard Berenson nel 1932; il Ritratto di giovane (1474) dal Philadelphia Museum of Art, l’incantevole Madonna col Bambino (1475 circa) dalla National Gallery di Washington, Ritratto di giovane uomo (1478) dal Museo statale di Berlino.
Dagli Uffizi arriva l’importantissimo trittico con la Madonna con Bambino, il San Giovanni Battista - acquistati nel 1996 da Antonio Paolucci, allora Ministro dei Beni Culturali - e il San Benedetto di straordinaria qualità pittorica; dalla Pinacoteca Malaspina di Pavia giunge il ritratto di giovane gentiluomo
(a lungo considerato il vero volto dell’artista), già pienamente
antonelliano per inquadramento, sfondo, postura e soprattutto attitudine
leggermente ironica del personaggio: trafugato dal museo nella notte
fra il 10 e l’11 maggio 1970 fu recuperato sette anni dopo dal nucleo di
Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri; dal Collegio
degli Alberoni di Piacenza il celebre Ecce Homo (Cristo alla colonna) (1473-76). E ancora il Ritratto d’uomo (Michele Vianello?) (1475-1476) dalla Galleria Borghese di Roma; il poetico Cristo in pietà sorretto da tre angeli (1474-1476 circa) dal Museo Correr di Venezia, Ritratto d’uomo (anche detto Ritratto Trivulzio (1476) dal Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama di Torino.
Chiude la parte relativa al grande Maestro, la dolcissima Madonna con il Bambino (1480) dall’Accademia Carrara di Bergamo, opera del figlio Jacobello di Antonello,
eseguita l’anno seguente la morte del padre: nella inusuale firma
indica, come struggente offerta di devozione filiale, di essere il
figlio di “pittore non umano” quindi divino. Jacobello faceva parte
della bottega del padre e si fece carico di completare quanto la morte
aveva impedito di terminare.
Viene poi dedicata una sezione a ricostruire le vicende della pala di
San Cassiano, testo capitale per la storia dell’arte italiana. Mentre
consacrata al mito di Antonello nell’Ottocento viene esposta la tela di
Roberto Venturi Giovanni Bellini apprende i segreti della pittura a olio spiando Antonello(1870) dalla Pinacoteca di Brera: la tela, conservata al tribunale di Milano, è stata restaurata in onore dell'esposizione.
Sono aperte in prevendita le visite guidate con ADMaiora: € 100,00 per i gruppi e € 70,00 per le scuole (+ biglietto di ingresso)
Per info e prenotazioni: prenotazioni@admaiora.education | 02-39469837