La mostra

In occasione dell'importante anniversario celebrato in tutto il mondo, Villa Arconati-FAR sarà la cornice ideale per riportare a casa uno dei suoi illustri ospiti, Leonardo da Vinci, attraverso un programma di attività che si svolgerà nel periodo 2019 -2020.
Mostre e incontri con la cultura del nostro tempo, spettacoli, eventi e attività educative permetteranno di comprendere la figura di Leonardo da Vinci in un contesto particolare e irripetibile. Un’esperienza che sarà l’occasione di scoprire una storia quasi dimenticata, passeggiando nelle stanze di una villa seicentesca e incontrando il futuro grazie a uno sguardo curioso e spesso inaspettato.


Leonardo e gli Arconati


La storia di Leonardo da Vinci riguarda molto da vicino quella di Villa Arconati-FAR, una villa di delizia posta nella provincia a nord di Milano.
Quando Galeazzo Arconati, nobile milanese del Seicento, decise di trasformare una villa di campagna in una delle più curate dimore nobili della Lombardia, la decisione di associare al suo nome quello del grande maestro toscano fu oltremodo desiderata. Galeazzo fu, infatti, uno dei più grandi collezionisti di manoscritti di Leonardo di Vinci del suo tempo. Suoi alcuni disegni e cartoni preparatori di opere pittoriche come quello della sant’Anna ora a Londra, dieci raccolte di manoscritti e, soprattutto, il Codice Atlantico, una summa di tutti gli studi del maestro toscano acquistata dagli eredi di Pompeo Leoni.
Il nome, Atlantico, deriva dalle dimensioni dell’album usato dal Leoni per raccogliere i fogli vinciani (64,5 X 43,5 cm), simili appunto a quelle di un atlante. Il conte donò il Codice alla Biblioteca Ambrosiana nel 1637 con due sole clausole: che i suoi discendenti potessero averne sempre accesso per studiarlo in privato e che non venisse allontanato da Milano. Dopo le spoliazioni napoleoniche il Codice Atlantico – insieme agli altri manoscritti di Leonardo donati dall’Arconati all’Ambrosiana – venne portato a Parigi e in seguito fu l’unico a essere restituito all’Italia.

È anche grazie a Galeazzo Arconati, quindi, se ancora oggi questo prezioso codice è custodito nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.


Il Codice Atlantico e l’incontro con la cultura del nostro tempo


Una mostra che celebra il passato ma è in grado di dialogare con i temi della società contemporanea. Una mostra che non sarà solo un’esposizione dei preziosi disegni Leonardeschi, ma stimolo per un percorso di riflessione e critica attuale sulla ricerca e sulla attività scientifica contemporanea, sulla sua forza e sulle sue debolezze.
La mostra “Con Leonardo a Villa Arconati-FAR”, dopo oltre 400 anni, riporta in Villa Arconati-FAR il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e, insieme, propone ai visitatori un viaggio nella curiosità e nell’immaginazione. Il Codice, infatti, ritorna in villa grazie all’originale della prima riproduzione integrale curata dall’Accademia dei Lincei fra il 1894 e il 1904 e messa a disposizione da Anthelios. Una mostra eccezionale che consentirà ai visitatori di ammirare l’intero Codice durante la stagione 2019 e 2020. Un’occasione per esporre le tavole del genio toscano ma soprattutto per raccontare come la sua opera sia ancora attuale. La curiosità che spinse Leonardo all’innovazione delle conoscenze tecniche del suo tempo è la stessa che tutt’oggi ispira studiosi e scienziati nel loro lavoro. L’esposizione sarà un’opportunità per incontrare il presente e pensare il futuro. Accanto all’opera di Leonardo sarà possibile, infatti, vedere opere di tecnologia e partecipare agli appuntamenti con esponenti del mondo della cultura e della scienza. La mostra è realizzata in collaborazione con Anthelios Edizioni.

Breve storia del Codice Atlantico

Villa Arconati-FAR è un luogo decisivo nella vicenda storica dei più famosi manoscritti di Leonardo da Vinci, perché qui nella prima metà del Seicento giunse una parte consistente dei fogli lasciati da Leonardo a Francesco Melzi d’Eril, suo allievo prediletto. Francesco aveva conservato gelosamente quel tesoro, testimonianza di una delle vite più geniali del Rinascimento italiano, ma alla sua morte quei fogli furono dispersi. Molte mani si levarono poi per riprenderli dall’oblio. Mani avide ma anche mani generose, che non riuscirono di certo a riportare al sicuro tutto il tesoro di Francesco ma ne salvarono una parte significativa.  Galeazzo Arconati riuscì ad acquistare nei primi anni del Seicento il Codice Atlantico e altre dieci raccolte di manoscritti di piccole dimensioni e li portò in Villa Arconati: si concentrava così nelle sue mani una parte consistente dell’eredità di Francesco Melzi. Il Conte Arconati nel 1637 donerà tutto il tesoro alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Trascorreranno ancora oltre due secoli prima che muova i suoi primi passi il grande progetto della trascrizione e della riproduzione di tutti i fogli del Codice Atlantico. Siamo alla fine dell’Ottocento e sono passati quasi quattro secoli dalla morte di Leonardo, quattro secoli in cui la scienza e la tecnologia conquistano importanti traguardi e preparano il Novecento. Con i denari dello Stato Regio e la prestigiosa Soprintendenza della Regia Accademia dei Lincei prende avvio l’imponente progetto che coinvolgerà le migliori risorse dell’industria cartaria, dell’arte tipografica e di quella fotografica nazionale. Un grande editore, Ulrico Hoepli, sarà chiamato a garantire la migliore diffusione dell’opera. Da solo, il piemontese Giovanni Piumati, profondo conoscitore della grafia leonardiana, lavorerà per quindici anni senza sosta per completare la trascrizione dei manoscritti raccolti nell’Atlantico. La sua fatica si concluse nel 1904, quando l’ultima delle 1.384 tavole della riproduzione dell’Atlantico veniva data alle stampe.
L’opera consentirà finalmente l’inizio degli studi più approfonditi sulla vasta attività di ricerca di Leonardo.
L’originale della prima edizione del Codice Atlantico (1894-1904) sarà esposto integralmente nelle sale di Villa Arconati-FAR nel 2019, anno che celebra il quinto anniversario della morte di Leonardo da Vinci.


Il progetto espositivo:


1- Le tavole dell’edizione 1894-1904

L’esposizione delle 1.384 tavole della prima edizione del Codice Atlantico è prevista in alcune delle sale restaurate di Villa Arconati-FAR. Sarà programmata una serie di cicli espositivi tematici, ognuno dei quali proporrà al visitatore un numero variabile e limitato di tavole attinenti al tema di ognuno dei cicli proposti. Il contenuto delle tavole che costituiranno i cicli espositivi sarà divulgato con adeguati materiali informativi diffusi, soprattutto nelle scuole, prima dell’apertura dell’evento. I testi delle tavole saranno disponibili su supporto stampato accanto ai reperti e in versione digitale su postazioni dislocate in appositi spazi.

2- I temi dei cicli espositivi

Sono previsti sei cicli espositivi sui seguenti temi:
L’acqua: studi ed esperimenti, macchine idrauliche, dispositivi subacquei, fiumi e canali, propulsione per imbarcazioni
Il volo: studi sull’anatomia e sul volo degli uccelli, l’ala battente, macchine per volare
Macchine utensili e operatrici: studi sull’automazione, utensili per lavorare il legno, i metalli e le pietre, macchine per la tessitura, la fonderia, il sollevamento, l’agricoltura
Architettura e cantiere: costruzioni civili, macchine per il cantiere
L’arte militare: potenziamento delle armi, congegni bellici, fortificazioni
Scienze, arte e letteratura: testi letterari e appunti di vita privata, pittura, decorazioni, disegni, geografia, matematica, scienze naturali, astronomia, fisica e chimica

3- La vicenda storica del Codice Atlantico

Un numero di pannelli dislocati lungo il percorso espositivo racconterà le tappe principali della storia di questo Codice, le curiosità che nasconde, il vasto orizzonte della ricerca leonardiana, gli appunti di vita privata di Leonardo.
 

4- Le collezioni di modelli e il laboratorio interattivo

Saranno messi in mostra numerosi modelli di macchine tratti da disegni dei codici vinciani e realizzati fra gli anni Cinquanta del Novecento e oggi. La prestigiosa Collezione Candusso di modelli in miniatura e perfettamente funzionanti costituisce un significativo contributo del territorio all’evento. Il modellista Paolo Candusso vive infatti a breve distanza da Villa Arconati-FAR.
Un numero adeguato di modelli della Collezione è stato realizzato per consentire ai visitatori di azionare i dispositivi disegnati da Leonardo. Potrà quindi essere allestito un laboratorio dove la manualità aiuterà a meglio comprendere alcune intuizioni leonardiane.
 

5- Il Rinascimento e l’attualità del progresso scientifico e tecnologico

Lungo il percorso espositivo e accanto ai modelli di macchine tratti dai manoscritti leonardiani saranno esposti reperti tecnologici contemporanei, a testimonianza del progresso raggiunto oggi in alcuni dei più importanti settori tecnologici. Gli “eredi” di Leonardo mostreranno alcuni traguardi significativi raggiunti nel faticoso ed entusiasmante cammino della conoscenza. Tutto questo a testimonianza che il genio di Leonardo ha tutte le caratteristiche per poter ancora dialogare con il nostro tempo in un percorso che non sia solo celebrativo, ma permetta di fare un punto sulla ricerca scientifica e i suoi attuali sviluppi.


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