La mostra


“Questa mostra parla di bellezza, eleganza e sensualità, e del ruolo tutto particolare che la loro rappresentazione acquistò nella Venezia del Cinquecento.”
(Sylvia Ferino)


A Venezia nel Cinquecento l’immagine della donna assume un ruolo unico e un’importanza quale non si era mai vista prima nella storia della pittura. Da un lato vi è la presenza di Tiziano, con il suo interesse per la raffigurazione della donna nella sua tenera carnalità e sofisticata eleganza, e dall’altro il particolare status di cui le donne godevano nella società veneziana.

Nella peculiare struttura politico-sociale della Serenissima, le spose veneziane godevano infatti di diritti non comuni, quali il continuare a disporre della propria dote e il poterla distribuire tra i figli. Le donne non potevano partecipare alla vita politica o finanziaria della Serenissima, ma rivestivano certamente un ruolo importante nella presentazione dell’immagine legata al cerimoniale pubblico della sontuosa e potente Repubblica.

Contemporaneamente, in molta della trattatistica la ricerca del bello viene equiparata all’esaltazione della donna e della femminilità, in una ricerca estetica che non riguarda solo la pittura ma anche la poesia. Sono gli anni in cui in tutta Europa inizia a prendere corpo la “querelle des femmes”, con i testi di umanisti e poeti che invitano a riflettere sulla posizione delle donne e sulla loro importanza nel contesto sociale.

A Venezia, città di pittori, è nell’arte figurativa che il tema si impone, grazie alla figura magistrale di Tiziano, che pone la figura femminile al centro del suo mondo creativo.

Grazia, dolcezza, potere di seduzione, eleganza innata sono le componenti fondamentali delle immagini femminili della Scuola Veneta, che vede in Tiziano il protagonista indiscusso che mutò per sempre lo scenario artistico dell’epoca.

Per il più grande pittore della Serenissima la bellezza artistica corrisponde a quella femminile: meno interessato al canone della bellezza esteriore rispetto alla personalità di una donna e alla femminilità in quanto tale, riesce a non sminuirne mai la dignità, indipendentemente dal contesto, dalla narrazione o dalla rappresentazione. Tiziano eleva così ogni raffigurazione di donna a una celebrazione della femminilità.

A partire dal volume di Rona Goffen Titian’s Women, pubblicato nel 1997, sono innumerevoli gli studi che si sono concentrati sull’universo femminile nel Rinascimento veneziano. Tuttavia, tale indagine non è mai stata posta al centro di una mostra prima d´ora.

La struttura portante della mostra affronta dunque un argomento eternamente valido ma anche completamente nuovo, presentando l’immagine femminile attraverso tutto l’ampio spettro delle tematiche possibili e nel contempo mettendo a confronto gli approcci artistici individuali tra Tiziano e gli altri pittori del tempo, quali Lotto, Giorgione, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto.

Partendo dal tema del ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passando a quello fortemente idealizzato delle più famose cortigiane, in cui si traccia sempre più il tema dell’amore e del desiderio, si incontreranno via via celebri eroine e sante, fino ad arrivare alle divinità del mito.

Saranno inclusi anche i ritratti e gli scritti di famosi poeti che cantarono l’amore, e che equipararono la ricerca del bello all’esaltazione della donna e della bellezza femminile.

Inoltre verranno presentati e analizzati alcuni fondamentali testi, come L’arte de’ cenni di Giovanni Bonifacio (1616), che consente di interpretare alcuni dei gesti, oggi spesso misteriosi, delle diverse donne in posa.

L’attenzione verrà rivolta anche ai vestiti e alle acconciature femminili sfoggiate nei ritratti, sia reali che ideali, esaminando la moda contemporanea con la sua predilezione per tessuti sontuosi, perle e costosi gioielli.

Infine, ma non meno importante, si darà voce alle donne stesse, attraverso i loro scritti, con opere come il poco conosciuto ma sorprendentemente moderno dialogo di Moderata Fonte Il merito delle donne, che mette in discussione la superiorità dell’uomo.

Prenderà così forma un itinerario fondamentale, unico, emozionante, non privo di una scintilla di ironia al femminile.

Le sezioni della mostra

I.      Prologo
II.     Ritratti
III.    Le belle veneziane
IV.    Coppie
V.     Eroine e sante
VI.    Letterati e poetesse
VII.   Venere e gli amori degli dei
VIII.  Oltre il mito
IX.    Allegoria della Sapienza


Album