L’Acquario di Milano, uno dei più antichi d’Europa, ha sede in un
palazzo Liberty viennese progettato dall’architetto Sebastiano Locati
come padiglione per l’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, al
termine della quale fu donato al Comune.
Il percorso espositivo, rimodernato nel 2006 insieme al resto della struttura, segue il percorso dell’acqua dalle sorgenti alpine fino ai 30 metri di profondità marina, suddividendo gli ambienti rappresentativi in 10 vasche di acqua dolce e 12 di acqua salata, tre delle quali aperte.
Le rappresentazioni biocenotiche presenti offrono la possibilità di osservare specie tipiche del territorio italiano
vivere in equilibrio con l’ambiente presente all’interno degli
allestimenti. Lungo il percorso non sono stai inseriti ambienti
acquatici esotici, fatta eccezione per la vasca tropicale in cui è stata ricostruita la barriera madreporica del Mar Rosso,
utile per immaginare una possibile evoluzione futura del Mediterraneo,
visto l’aumentare della temperatura delle nostre acque e le migrazioni
attualmente in atto di specie dal Canale di Suez sino alle coste liguri e
toscane (migrazioni lessepsiane).
Vista la struttura ad anello in cui sono disposte le vasche il viaggio
può iniziare da destra o da sinistra, a seconda che si decida di seguire
il corso del fiume Adda dalla sorgente alla foce per poi giungere al
mare o viceversa.
La struttura accoglie oltre 50 specie animali provenienti da diversi
habitat, dalle trote che abitano i freddi torrenti di montagna alle
tinche presenti all’interno della riproduzione del lago di Como.
Gli storioni, definiti veri e propri fossili viventi, sono stati scelti
come specie ittica rappresentativa della foce del fiume, che collega la
sezione di acqua dolce a quella marina.
Questa offre la possibilità di osservare creature tipiche dei fondali
sabbiosi e dei litorali rocciosi, all’interno dei quali si
nascondono diversi esemplari che in natura vivono nelle grotte marine.
Superate le meduse si può ammirare la vasca a ponte, dedicata all’area
pelagica, la quale ospita squali gattopardo e trigoni che nuotano sopra
le teste dei visitatori.
Il retro dell’acquario, chiuso da un porticato semicircolare, si affaccia su un giardino aperto al pubblico,
con vasche e bacini artificiali dove sono stati riprodotti alcuni
ecosistemi tipici della Pianura Padana ormai divenuti sempre più rari
nei dintorni di Milano.