La mostra

CONCEPT


La mostra EGITTO. La straordinaria scoperta del Faraone Amenofi II, curata da Patrizia Piacentini (Titolare della Cattedra di Egittologia, UNIMI) e Christian Orsenigo (Ricercatore in Egittologia, UNIMI) con il coordinamento scientifico di  Massimiliana Pozzi Battaglia egittologa (SCA-Società Cooperativa Archeologica) è incentrata sulla figura del faraone Amenofi II della XVIII dinastia (1550-1295 a.C.). Sebbene sia stato un sovrano importante, non è mai stato oggetto di una mostra monografica ed è è poco noto al grande pubblico, forse perché messo in ombra dal celebre padre Thutmosi III ma, soprattutto, perché i documenti relativi alla scoperta della sua tomba erano sconosciuti fino a una quindicina di anni fa.
Il percorso ha l’intento di coniugare approfondimento scientifico ed emozione. Sia la tematica che i reperti esposti, infatti, permettono un approccio che, senza rinunciare all’attrattiva sul grande pubblico, offrirà spunti di ricerca e possibilità di approfondimento agli studiosi così come ai molti appassionati della materia.
Milano è particolarmente legata alla figura di questo faraone, perché negli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi - tra i più ricchi al mondo - è preservata la documentazione di scavo della tomba di Amenofi II nella Valle dei Re, scoperta dall’archeologo Victor Loret nel 1898. Questi preziosi materiali d’archivio saranno presentati in un contesto “teatrale” che farà letteralmente rivivere l’emozione della scoperta attraverso una ricostruzione in scala 1:1 della sala a pilastri della tomba.
La mostra narrerà la vita di Amenofi II, dei suoi familiari e della società del suo tempo attraverso l’esposizione di reperti provenienti da musei europei ed extra-europei e da collezioni private. Sarà inoltre possibile rivivere l’Egitto di cui Amenofi II fu protagonista, attraverso contenuti scenografici e multimediali.
Un focus sulle credenze funerarie e la mummificazione aiuterà inoltre il visitatore a comprendere meglio l’importanza della scoperta effettuata da Victor Loret. Nella tomba di Amenofi II, infatti, l’archeologo portò alla luce non solo la mummia del faraone, ma anche quelle di alcuni celebri sovrani del Nuovo Regno, oltre ai corpi della madre e della nonna di Tutankhamon.

PRIMA SEZIONE
I giorni del Faraone
Una stele da una collezione privata – esposta per la prima volta al pubblico – apre la sezione offrendo molti spunti interessanti sulla genealogia di Amenofi II. Una scenografia   imponente accompagna poi il pubblico alla scoperta di alcune statue che raffigurano  il faraone, mostrandone i caratteri fisionomici distintivi e offrendo la possibilità di un approfondimento sul tema della propaganda reale nel periodo storico detto “Nuovo Regno”, grazie anche a confronti con la statuaria del padre Thutmosi III. Altri reperti esposti e contributi multimediali illustrano la gioventù del sovrano trascorsa in buona parte a Menfi, presentando i suoi “fratelli di latte”, cresciuti con lui, molti dei quali occuparono in età adulta posti importanti nell’amministrazione dello Stato. La multimedialità permetterà esperienze “immersive” come la visita del Tempio di Amenofi II sulla piana di Giza, all’ombra delle Piramidi e della Sfinge più antiche di oltre un millennio, o la partecipazione agli esercizi agonistici del sovrano e alle sue fortunate campagne militari, che permetteranno di allargare l’orizzonte oltre l’Egitto con un piccolo focus sul Mediterraneo Orientale e il Vicino Oriente all’epoca del sovrano.

SECONDA SEZIONE
La vita dell’alta società
Esempi di statuaria privata della XVIII dinastia aprono questa sezione che offre uno spaccato di vita quotidiana dell’alta società egiziana della metà del II millennio a.C., attraverso reperti che provengono dai corredi funerari ma che corrispondono all’usanza, tipica di quest’epoca, di portare con sé oggetti d’uso quotidiano per la vita nell’aldilà. Saranno esposti beni di lusso come armi e gioielli che mostrano la ricchezza dell’Egitto in questo periodo storico e suppellettili legate alla cura del corpo. Supporti grafici permetteranno anche l’illustrazione della vita quotidiana di altre figure quali artigiani, contadini e militari attraverso la riproduzione di decorazioni parietali di tombe private che, a differenza di quelle reali, presentano anche scene di vita quotidiana, la cui bellezza e vivacità ne fa dei veri e propri capolavori.

TERZA SEZIONE
Dalla morte alla vita
Questa sezione della mostra è molto articolata per rispondere ai numerosi quesiti che gli appassionati si pongono sulle credenze funerarie nell’antico Egitto. Per questo motivo, la sezione allargherà volutamente i termini cronologici fissati dal tema della mostra, presentando le trasformazioni che si sono prodotte nelle credenze funerarie attraverso gli oltre tremila anni di storia egiziana. L’originalità e singolarità di questa civiltà rispetto a tutte le altre porta infatti spesso a considerarla come un blocco unico, perdendo di vista i cambiamenti anche profondi avvenuti  in specifici periodi della sua storia, sotto l’influsso di mutamenti politici interni o di dominazioni straniere. Si partirà da esempi di corredo funerario del Nuovo Regno per mostrare poi un’ampia casistica di sarcofagi e mummie umane e animali di epoca più tarda, sottolineando i mutamenti stilistici corrispondenti a quelli avvenuti nell’ideologia politica e nelle credenze religiose. La multimedialià permetterà al pubblico di meglio conoscere le tecniche di mummificazione e di scoprire le informazioni che le mummie possono darci sulla vita degli antichi egiziani.
Al termine di questo approfondimento tematico si giungerà all’ingresso della Valle dei Re, passando per lo scavo del Tempio “funerario” o “dei Milioni di Anni” di Amenofi II,  destinato a celebrarlo per l’eternità, per poi immergersi nell’evocativa esperienza della visita della sua tomba.

QUARTA SEZIONE
Una scoperta straordinaria: la tomba di Amenofi II
Il cuore della mostra sarà costituito dai documenti che raccontano la storia della scoperta della tomba di Amenofi II da parte di Victor Loret nel 1898. Si tratta di un vero tesoro conservato presso gli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano. La presentazione “teatrale” farà letteralmente rivivere l’emozione della scoperta, infatti una ricostruzione in scala 1:1 della sala a pilastri della tomba sarà dotata di vetrine e proiezioni che faranno rivivere le tappe di questa grande avventura dell’archeologia, illuminando i documenti più significativi e accompagnando il visitatore con una voce narrante come se la guida fosse lo stesso Loret. Così si incontrerà il faraone che ancora riposava nel suo sarcofago (fu il primo faraone scoperto all’interno della sua propria tomba), e le due mummie femminili, recentemente identificate con la madre e la nonna di Tutankhamon, che giacevano al momento della scoperta nella prima camera laterale della sala a pilastri. In una seconda camera, che lo stesso Loret racconta di aver trovata murata, erano stati collocati altri illustri ospiti: verso l’anno 1000 a.C., infatti, vi erano state nascoste, per preservarle da ulteriori profanazioni, le mummie di Thutmosi IV, Amenofi III – gli antenati più prossimi di Amenofi II - Merenptah, Sethi II, Siptah, Ramesse IV, Ramesse VI e la mummia di una donna, forse la regina Tauseret.